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In Ateneo

Il progetto di AuroraLab si aggiudica il bando ToNite

26 Luglio 2021

Ancora un importante riconoscimento per il ruolo del Politecnico nei progetti di integrazione e rigenerazione delle aree urbane: nel quartiere Aurora, un quartiere giovane e multiculturale ma ancora molto fragile, il laboratorio creato nel 2018 dall’Ateneo lavora riconoscendo nel territorio e in chi lo vive le risorse, le conoscenze, i bisogni su cui puntare per azioni di sviluppo locale e rigenerazione urbana che coinvolgano gli abitanti e le associazioni nella progettazione di interventi di miglioramento.

Il progetto presentato da AuroraLab, il laboratorio di ricerca-azione nato grazie ad un finanziamento del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico nell’ambito dei progetti di didattica innovativa, è risultato primo nella graduatoria dei 19 progetti ammessi al finanziamento del bando To-Nite. Si tratta del progetto europeo di inclusione urbana finalizzato a migliorare la percezione della sicurezza nelle ore serali lungo le aree che costeggiano il fiume Dora, finanziato nell’ambito della call del programma europeo Urban Innovative Actions sul tema della urban security.

La proposta di AuroraLab “Grandangolo. Spazi di sogno per una convivenza sicura” intende lavorare nel tessuto della città su alcuni micro-spazi pubblici del quartiere valorizzandone gli abitanti, favorendo la riappropriazione e la riconoscibilità dei luoghi attraverso le pratiche di utilizzo proponendo azioni “leggere”, diffuse, a basso costo e scalabili di rigenerazione urbana. Tra le attività proposte: trasformare le aree di sosta e i marciapiedi dell’isolato tra C.so Giulio Cesare e Lungo Dora Vercelli-Emilia in spazi di socialità con interventi di urbanistica tattica, di Teatro Sociale e Danza di Comunità, di iniziative di ascolto, cura e salute davanti alla farmacia o aprire al quartiere il cortile della scuola Parini per confermarne il ruolo di inclusione ed educazione alla diversità.

L’isolato su cui insiste Grandangolo è tra le aree in cui nelle ore serali si avverte maggiormente un senso di disagio. Da tempo gli studi urbani collegano l’insicurezza “percepita” alla disgregazione sociale e all’abbandono degli spazi pubblici. Il nostro progetto, frutto di un lavoro congiunto con altri 8 partner del territorio, individua come sfida sociale il presidio dei luoghi con iniziative che permettano la socialità in sicurezza, la riconoscibilità e l’identificazione in essi dei residenti, favorendo l’interculturalità, l’inclusione delle molteplici comunità e il senso di appartenenza. Riconoscibilità e identità non possono essere definite a priori, ma richiedono un coinvolgimento della popolazione, la cooperazione tra reti informali del territorio, l’attivazione di una molteplicità di attori con piccoli processi di capacitazione di abitanti, società civile e istituzioni.Per noi questo è un grande successo dopo alcuni anni di lavoro sul territorio e sarà ancora una volta un importante campo di apprendimento per i nostri studenti” dichiara la professoressa Cristiana Rossignolo coordinatrice di AuroraLAB (www.aruroralab.polito.it)