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In Ateneo

Leonardo e le scienze dell’ingegneria: riflessioni sulla cultura multidisciplinare

1 Luglio 2019

Bilancio più che positivo per il Convegno Internazionale Leonardo e le scienze dell’ingegneria. Riflessioni sulla cultura multidisciplinare organizzato dal Politecnico il 27 e 28 giugno e curato da Francesco Paolo di Teodoro - professore del Politecnico di Torino, membro della Commissione Nazionale Vinciana e co-curatore della mostra “Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro” allestita ai Musei Reali.

Prima di entrare nel vivo dei contributi, i partecipanti sono stati salutati da Juan Carlos De Martin - Delegato del Rettore per la Cultura e la Comunicazione del Politecnico e Giulio Mondini - Direttore del DIST, Dipartimento Interateneo di Politecnico e Università di Torino, che hanno preceduto l’introduzione del professor Di Teodoro.

Il Convegno, che ha articolato il suo ricchissimo programma tra il Castello del Valentino e la sede di corso Duca degli Abruzzi, ha ospitato alcuni tra i massimi esperti vinciani - primo fra tutti Martin Kemp, Professor Emeritus della University of Oxford - che ha aperto i lavori con la Lectio Magistralis “Demonstrations of Nature in Action: Leonardo's Experiments on the Motion of Fluids”.

L’incontro, strutturato secondo una formula inedita e innovativa che ha fatto dialogare passato e presente, ha indagato il lato tecnico-scientifico dell’opera di Leonardo da Vinci. I temi proposti sono stati trattati a coppie: nelle due giornate si sono alternati, di volta in volta, uno specialista di Leonardo e uno studioso del Politecnico, ambedue sotto l’egida di una delle discipline indagate nella produzione scientifica leonardiana. Si è trattato quindi di resistenza dei materiali, ottica e studio della luce, idraulica, matematica, tecniche del volo, meccanica, fisica tecnica, territorio, computer science, grandi strutture, meteorologia, così da poter ottenere una doppia informazione: una puntuale indagine, com’è tradizione negli studi leonardiani, e uno sguardo verso i confini attuali e le spinte verso il futuro delle singole scienze.

Nel corso della prima giornata è stato poi possibile visitare la mostra, allestita in tre stanze dell’appartamento dorato del Castello del Valentino, intitolata Leonardo. Tecnica e territorio, curata da Maria Vittoria Cattaneo, Chiara Devoti, Francesco P. Di Teodoro, Elena Gianasso, Maurizio Gomez-Serito e Marco Santangelo, tutti docenti del Politecnico, con la collaborazione di Margherita Bongiovanni (responsabile collezioni di Ateneo), Giosuè Pier Carlo Bronzino, e del LARTU (Laboratorio di Analisi e Rappresentazioni Territoriali e Urbane del DIST) di fatto appendice di quella dei Musei Reali.

Ultimo appuntamento in programma, venerdì alle 16.00 presso la sede centrale del Politecnico, la tavola rotonda dal titolo “Il lascito di Leonardo e la trasmissione del sapere. Insegnamento e formazione universitaria” a cui hanno partecipato Francesca Fiorani (University of Virginia), Patrizia Lombardi (Prorettrice del Politecnico di Torino), Giulio Mondini (Direttore del DIST, Politecnico e Università di Torino, dipartimento che ha tenuto le fila di tutte le iniziative legate al centenario vinciano per il Politecnico), che hanno discusso sulla dimensione disciplinare e/o multidisciplinare dell’insegnamento e della formazione e, in conclusione, la visita alla mostra “Leonardo da Vinci: progettare il futuro” allestita presso i Musei Reali con la direttrice Enrica Pagella e Francesco P. Di Teodoro.