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In Ateneo

Torino e il Piemonte guardano alla Russia nel settore del petrolio e gas naturale

27 Luglio 2017

A poco più di un mese dalla sottoscrizione dell’accordo di partnership siglato a inizio giugno tra il Politecnico di Torino e la compagnia petrolifera russa Gazprom Neft, le attività di collaborazione entrano nel vivo con il primo momento di condivisione di progetti e iniziative di ricerca e formazione, che si terrà oggi e domani a Torino.

La delegazione di Gazprom Neft, il quarto produttore russo di petrolio, con a capo il Vice CEO Vladislav Baryshnikov, incontrerà il Rettore del Politecnico Marco Gilli, il Vice Rettore per la Ricerca Stefano Corgnati , il Vice Rettore per l’internazionalizzazione Bernardino Chiaia e il professor Stefano Lo Russo, responsabile dell’accordo, per conoscere più direttamente le strutture di ricerca e didattica dell’Ateneo, tra le quali l’Energy Center del Politecnico, e avviare alcune iniziative condivise.

“Accordi di alto livello come quello con una compagnia come Gazprom Neft rappresentano senza dubbio un’attività di grande interesse che qualifica ulteriormente il nostro Ateneo come un punto di riferimento internazionale. Inoltre, il Politecnico si propone anche in questo con caso come facilitatore dello sviluppo del territorio, con la possibilità di aprire anche al sistema territoriale i risultati di questa collaborazione, facendo da apripista per ulteriori opportunità di sviluppo delle relazioni tra Torino e il Piemonte e l’area russa, un mercato estremamente promettente”, commenta il Rettore del Politecnico Marco Gilli.

"Gazprom Neft PJSC è molto soddisfatta di stabilire rapporti reciprocamente vantaggiosi con il Politecnico di Torino, con cui stiamo creando un esempio significativo di collaborazione tra una compagnia petrolifera statale e un'università straniera - una delle migliori università europee. Insieme abbiamo individuato diversi settori in cui concretizzare la nostra cooperazione, tra cui la ricerca tecnologica e scientifica congiunta e progetti educativi che riguarderanno i dipendenti di Gazprom Neft, così come docenti e studenti di Politecnico", conclude il Vice CEO di Gazprom Neft Vladislav Baryshnikov.

L’accordo integra attività di formazione avanzata e di ricerca congiunte. Le attività di ricerca riguarderanno vari aspetti della tecnologia e dell’innovazione nel settore del petrolio e del gas naturale. In particolare, verranno messe a sistema le competenze nei settori della geologia e dello studio di pozzi e riserve di gas e petrolio, delle tecnologie di scavo e costruzione delle infrastrutture, fino allo studio dello sfruttamento delle riserve tradizionalmente non sfruttate e delle risorse off shore; altri temi di collaborazione saranno gli aspetti di automazione e applicazione della robotica all’industria petrolifera, la sensoristica, fino alle tematiche di tutela dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori e degli impianti.

Per quanto riguarda la formazione, la convenzione prevede attività didattiche riservata a quadri e addetti della compagnia petrolifera russa al Politecnico, ma anche lezioni e incontri con dirigenti della Gazprom Neft a Torino, per illustrare le attività della compagnia e presentare proposte di collaborazione tra i due enti, allargando il campo al sistema socio-economico del territorio piemontese. A questo proposito è previsto domani presso l’Unione Industriale di Torino un incontro con i principali stakeholder del territorio, rivolta proprio al sistema delle aziende torinesi e piemontesi che operano a vario titolo nel settore e che potrebbero essere interessate a collaborazioni in Russia, organizzato in collaborazione con i principali attori del sistema territoriale: Unione Industriale, Camera di Commercio di Torino e Ceipiemonte.

Il mercato russo è infatti estremamente interessante per le imprese e le attività commerciali piemontesi, come dimostrano i dati elaborati dalla Camera di commercio di Torino: nel 2016 le esportazioni piemontesi verso la Russia sono state pari a circa 537 milioni di euro, praticamente invariate rispetto al 2015; le importazioni valgono invece 45 milioni, per un interscambio complessivo pari a 582 milioni. Le esportazioni piemontesi rappresentano l’8% del totale italiano destinato alla Russia, mentre in Piemonte converge solo lo 0,4% dell’import russo in Italia.

Per quanto riguarda il primo trimestre 2017, il Piemonte ha venduto in Russia merci per 137 milioni di euro, registrando un aumento del 36,8% nei confronti del corrispondente periodo dello scorso anno. Torino pesa per oltre il 39% sull’export piemontese diretto in Russia e riceve il 23% delle importazioni russe destinate al Piemonte.

I rapporti tra Piemonte e Russia sono molto intensi, con un interscambio di oltre 580 milioni di euro nel 2016. Per questo come Camera di commercio offriamo agli imprenditori numerosi servizi per valutare le opportunità di affari nel paese: analisi di mercato, ricerca partner commerciali, informazioni su certificazioni, dazi, dogane, fisco, contratti e logistica, organizzazione di visite in loco, mentre in ottobre abbiamo in programma qui a Torino un Business Forum con l’organizzazione di incontri con esperti e appuntamenti btob”, ricorda Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino.

“La Russia è un mercato con grandi potenzialità con  un ruolo di rilevante importanza per l’Europa e per  l’Italia. Noi abbiamo sempre  mantenuto un dialogo aperto col Paese sia grazie all’impegno dei nostri rispettivi Governi ma anche in virtù dei nostri solidi rapporti economico-commerciali. Con la Russia, Torino ed il Piemonte hanno una lunga tradizione di collaborazioni  soprattutto con le nostre molte imprese ad alta tecnologia, dalla meccatronica all’impiantistica alla componentistica.  Alla base di queste relazioni ci sono rapporti di fiducia e apprezzamento per le reciproche competenze  e per i positivi risultati che le partnership hanno prodotto nel tempo:  auspico perciò un ulteriore riavvicinamento ed una intensificazione dei rapporti”, commenta Dario Gallina, presidente dell'Unione Industriale di Torino.