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Ricerca e innovazione

Horizon 2020: a che punto siamo?

1 Agosto 2017

In occasione della Valutazione intermedia di Horizon 2020 (H2020), il più grande programma di finanziamento dell'Unione Europea per la ricerca e l’innovazione, pubblicata il 29 maggio scorso dalla Commissione Europea, l’Area Ricerca del Politecnico di Torino ha prodotto un’analisi dei risultati raggiunti dal nostro Ateneo nel primo triennio del Programma ed individuato alcuni degli elementi che potranno dettare la traiettoria delle future call e rappresentare un driver di riferimento per la stesura delle proposte.

Fonte di finanziamento rilevante e prestigiosa per la ricerca di Ateneo, H2020 ha il pregio non soltanto di coniugare ricerca ed innovazione,quanto diadottare l’eccellenza scientifica quale elemento base di valutazione delle proposte, nonché l’impatto dei progetti quale stimolo e misura per far sì che la ricerca, oltre che di elevata qualità, sia in grado di garantire una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, in linea con la strategia Europa 2020.

La valutazione della CE si propone di migliorare l’attuazione dei prossimi Work-Programme (2018-2020), che usciranno entro fine 2017 e i cui draft sono disponibili nella intranet dell’Area Ricerca, esaminando rilevanza e tasso di conseguimento degli obiettivi originari di H2020. Nel triennio 2014-2016 sono state presentate più di 100.000 proposte, 11.108 delle quali approvate, per un totale di € 20,4 mld (un quarto del budget complessivo): il tasso di successo scende dal 18.4% del precedente Settimo Programma Quadro FP7 all’11.6%, evidenziando la mancanza di fondi quale principale elemento di debolezza di H2020. Il 20 giugno scorso il Consiglio dell’UE ha stanziato infatti nel nuovo quadro di bilancio € 200 mln aggiuntivi per H2020 (50 mln per il budget 2017).

Tra le aree tematiche relative alle grandi sfide le più finanziate sociali sono risultate salute, bioeconomy, energia, trasporto sostenibile ed ambiente. Un parametro di riferimento interessante per le prossime call è rappresentato inoltre dai € 4.2 mld allocati nel primo triennio per progetti in ambito climatico mentre nell’intero FP7 la cifra si era assestata a 2.4 mld. Nella distribuzione del finanziamento assegnato a progetti del pilastro Societal Challenges è il topic “Secure, Clean and efficient energy” ad aver ottenuto il maggior sussidio (8,6%).

 

Il Politecnico di Torino ha migliorato la propria posizione nell’aggiudicazione di finanziamenti, a dispetto dell'accresciuta competizione, della riduzione di fondi e del basso numero di ricercatori. Nel triennio 2014-2016 le proposte presentate sono state 691,224 in più rispetto al primo triennio del precedente FP7, 102 quelle approvate per un contributo di € 37 mln,giunto oggi a € 45 mln e 119 progetti approvati. Un aumento significativo si è avuto anche nel numero di docenti attivi che nel primo triennio di H2020 sono stati 336 rispetto ai 309 dell’intero FP7. Il tasso di successo medio del Politecnico resta superiore a quello europeo assestandosial 14,5%.

 

- Posizione Polito in ITA ed EU per contributo UE –

 

Per contributo ricevuto l’Ateneo mostra i progetti di Excellence Science del I pilastro tra i più finanziati (€ 16.3 mln): indice della vocazione all’eccellenza dei nostri ricercatori. Dal 2014 sono ben 9 gli ERC del Politecnico, per un totale di 10 mln.L’attenzione al capitale umano,legato alle capacità di ricerca e innovazione, eccellenza e reputazione scientifica, è testimoniata dai progetti Marie Sklodowska Curie (21): contributo 2014-2016 pari a € 7 mln.

- Distribuzione finanziamento Polito in H2020-

 

Nell’ambito del II pilastro della Industrial Leadership l’impegno del Politecnico dimostra un buon numero di progetti collaborativi (27 tra gli anni 2014-2016), per un contributo di 8.6 mln, dei quali  21 sono Research Innovation Actions (RIA) e Innovation Actions (IA) in linea con l’orientamento del nostro Ateneo rivolto a forti collaborazioni intersettoriali. Aggiungendo i progetti Marie Curie ITN e le altre tipologie di programma trasversali ai 3 pilastri di Horizon (Cross-cutting activities, JTI ed EURATOM) la collaborative research rappresenta il 76% del finanziamento.

Nell’ambito delle Societal Challenges che rappresentano il 18% del contributo ricevuto in H2020, il maggior contributo viene da progetti in ambito “Secure, Clean and Efficient Energy” e “Smart, Green and Integrated Transport” con 6 e 10 progetti rispettivamente.

A livello complessivo il tema più finanziato risulta quello delle Nanotecnologie, con il 29% del contributo H2020 e  11 progetti attivi, seguito dall’Energia che vede finanziati 13 progetti per un 19% del contributo ottenuto. Sono in particolare € 2.8 mln quelli ottenuti da progetti di energia nei soli primi 3 anni di Horizon rispetto ai complessivi € 2.6 mln raggiunti in FP7: svolta significativa rispetto al precedente Programma Quadro, in cui era ICT a detenere il più alto numero di progetti finanziati (31%), seguito da Nanotecnologie (17,5%), JTI ENIAC (9,4%) e Trasporti (8,3%).

 

- Finanziamento H2020 per aree tematiche-

 

Quanto ai principali partner, università e centri di ricerca (36,6%) sono quelli con i quali collaboriamo maggiormente, indice dell’alto livello qualitativo dei progetti e risorsa preziosa per l’attività di ricerca. I partner coinvolti sono 807 da 45 paesi, con Francia, Germania, Spagna e UK ai primi posti. 

Emerge dall’analisi una vocazione del Politecnico all’eccellenza scientifica coniugata con l'impatto innovativo, in sintonia con la strategia Europa 2020 come sottolineano le parole del Vice Rettore per la Ricerca Stefano Corgnati “E’ importante per l’Ateneo investire nell’incentivazione a partecipare al programma Horizon 2020 quale risorsa essenziale per l’internazionalizzazione della nostra ricerca e per garantire un impatto significativo delle collaborazioni internazionali sinonimo di eccellenza e prestigio”

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