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Ricerca e innovazione

Soluzioni smart per i problemi di aria e acqua con “Innovation for Change”

20 Giugno 2016

Sensori automatici che rilasciano la giusta quantità di fertilizzanti nei campi agricoli riducendo l’impatto sulle falde idriche. Sistemi integrati per smart cities che individuano perdite d’acqua potabile negli acquedotti e indirizzano con tempestività l’intervento di riparazione. Soluzioni per l'edilizia urbana che usano le alghe per purificare l’acqua, riducendone i consumi. E poi ancora: sistemi di crowdsourcing per rendere più precise le previsione meteorologiche, aumentano anche l’efficienza delle centrali eoliche nella produzione di energia elettrica e persino una serra galleggiante a forma di balena che utilizza l’energia solare per desalinizzare l’acqua del mare e irrigare le coltivazioni, portando l’acqua dove scarseggia. 

Sono alcune delle idee che 50 giovani, studenti MBA della Scuola di Alta Formazione al Management di Torino (SAFM) e dottorandi del Politecnico di Torino, hanno elaborato nell’ambito del progetto “Innovation for Change” : un percorso multidisciplinare che ha impegnato i giovani per 5 mesi, suddivisi in 8 gruppi, e che ha potuto avvalersi della collaborazione con il CERN di Ginevra e con alcune istituzioni e aziende italiane e internazionali, tra cui il Ministero italiano dello Sviluppo Economico, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, Barilla, ENEL e Smat. Non semplici esercizi teorici a scopo didattico, ma soluzioni innovative credibili basate su tecnologie disponibili, che rispondono a bisogni collettivi globali e da cui potranno nascere start up operanti sul mercato. 

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I prototipi e le soluzioni tecniche adottate dai giovani sono stati presentati e valutati il 20 giugno scorso presso il Castello del Valentino di Torino da quattro giurati speciali: il vice presidente della Fondazione Agnelli, John Elkann, la direttrice generale del CERN, Fabiola Gianotti, il Rettore del Politecnico di Torino Marco Gilli e il Presidente della SAFM Francesco Profumo

Dopo aver approfondito le soluzioni elaborate dagli studenti, i giurati hanno premiato l’idea d’impresa proposta dal team AquaSmart, che ha studiato un sistema intelligente e integrato alla rete idrica per facilitare l’identificazione di perdite d’acqua e intervenire in modo tempestivo. 

AquaSmart riceverà un contributo straordinario di 50.000 euro, stanziato dalla Fondazione Agnelli nell’ambito delle celebrazioni per i suoi 50 anni di attività (1866-2016). Il contributo ha l’obiettivo di sostenere il gruppo di lavoro di AquaSmart a costituire una vera e propria start up, iniziando così ad operare sul mercato. 
Oltre a AquaSmart, i giurati hanno selezionato anche Demetra, un sistema automatizzato di gestione delle risorse per il settore agricolo e Alfie, una soluzione per l’edilizia da applicare sulle facciate degli edifici, basata su di un modulo verticale composto da alghe che consente il riutilizzo dell’acqua nelle aree urbane.