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Alla Makeathon di Infineon trionfa un team di allievi ed ex-allievi del Politecnico

23 Novembre 2022

Si chiama Makeathon la competizione organizzata due volte l'anno dalla società tecnologica tedesca Infineon, con lo scopo di favorire il team building tra i dipendenti e trovare idee innovative per migliorare la vita quotidiana.

Il 10 e l’11 novembre, nella sede aziendale di Monaco, il "team degli italiani" si è aggiudicato il primo premio (su 37 team partecipanti provenienti dalle varie sedi internazionali di Infineon) con il progetto di un sensore ultra-low power autoalimentato.

Quattro degli otto membri del gruppo sono studenti o ex studenti del Politecnico: Giorgio Insinga, dottorando, Francesca Sanna e Alessia Sena, tesiste magistrali, e Augusto Maria Guerriero, ex tesista magistrale ora dipendente Infineon. E tutti e quattro hanno avuto come supervisore il professor Paolo Bernardi del Dipartimento di Automatica e Informatica (DAUIN).

È ormai di lunga data la collaborazione tra DAUIN e Infineon, che ha prodotto negli anni tante conferenze e pubblicazioni scientifiche. Dal 2017 a oggi, 12 tesisti del Politecnico hanno svolto il proprio percorso nelle sedi aziendali di Monaco e di Padova, alcuni diventando poi dipendenti Infineon.

Obiettivo di questa edizione del Makeathon era realizzare un prodotto elettronico/software in 24 ore. “Col mio team abbiamo creato un sensore ultra-low power autoalimentato - racconta Giorgio Insinga - Abbiamo applicato un sensore di movimento al lato mobile delle porte e un indicatore luminoso dall'altro lato che segnali a chi sta per aprire la porta l’eventuale rischio di colpire qualcuno, problema diffuso nelle sedi Infineon tedesche per il tipo di porte e di interior design usati” continua Insinga stimolando la curiosità.

“La difficoltà è stata ridurre al minimo il consumo di potenza così da riuscire a far funzionare il circuito con la scarsa energia ricavata da un pannello solare alimentato dalla luce artificiale delle lampade da ufficio. Scegliere i giusti componenti e minimizzare il numero di dispositivi attivi in ogni momento è stato fondamentale per la riuscita del progetto”, conclude il dottorando.

Il primo premio, che dimostra ancora una volta le capacità tecniche e organizzative degli studenti del Politecnico, è un voucher che il team può spendere per un evento social.