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Omnidermal Biomedics premiata come miglior startup al Forum PA Sanità

26 Novembre 2019

Il tema del ForumPA Sanità di quest’anno, che si è svolto a Roma il 29 e 30 ottobre scorsi, è stato il Connected Care: direttori generali di vari ospedali, assessori, aziende, e rappresentati dei medici ed infermieri, si sono confrontati su come le nuove tecnologie siano fondamentali per implementare un sistema sanitario sempre più connesso e possano garantire il miglior stato di salute dei pazienti anche fuori dagli ospedali.

Il progetto della spin-off del Politecnico Omnidermal Biomedics - realizzato in partnership  con ASL Asti, ASLTO3 e Dedalus Piemonte - è stato premiato, tra 21 finalisti, in quanto riconosciuto un esempio virtuoso di come si possa migliorare la qualità del servizio fornito al paziente evitandone il ricovero e riducendone contestualmente i costi di gestione (diretti ed indiretti). Il premio è stato consegnato dal Vice ministro della Sanità Pierpaolo Sileri.

La tecnologia alla base di Omnidermal Biomedics permette il monitoraggio e la valutazione delle ulcere cutanee rilevando l’evoluzione, anche minima, della lesione e supportando i medici dal momento dell’inquadramento diagnostico fino alla definizione di un appropriato programma terapeutico.

Lo strumento, che richiede l’impiego di un semplice tablet, denominato Wound Viewer, permette di acquisire e processare in pochi minuti le immagini delle ulcere attraverso un algoritmo che fornisce al personale sanitario i parametri fondamentali delle lesioni e organizza le informazioni in cartelle cliniche digitali.

Tramite l'utilizzo del Wound Viewer gli operatori sanitari che hanno in cura pazienti affetti da ulcere cutanee hanno accesso ad una tecnologia capace di fornire loro tutti i parametri clinici di interesse dell'ulcera dei pazienti, mostrare l'andamento della loro guarigione (se i dati peggiorano è possibile intervenire prontamente individuando una nuova terapia), ricevere un alert per la prevenzione dell'insorgenza di complicazioni cliniche, comunicare e condividere, tramite una piattaforma GDPR, dati clinici tra operatori anche da distanza in modo tale da avere accesso alla second opinion, tenere traccia degli ordini di medicinali e medicazioni prescritte per ogni paziente (evitando il rischio di doppie prescrizioni e riducendone le spese annesse).