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Campus Sostenibile

“Climbing For Climate”: il Politecnico e la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile sul Ghiacciaio dell’Adamello

23 Luglio 2019

Il Centro di ricerca e documentazione per l’Agenda dello Sviluppo Sostenibile 2030 (CRA2030) dell’Università degli Studi di Brescia ha lanciato l’evento «CFC - Climbing for Climate»: la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, il Club Alpino Italiano, il Comitato Glaciologico Italiano  hanno firmato il 19 luglio sul ghiacciaio ad una quota di 3000 metri la «Carta dell’Adamello» in difesa del clima.

Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) le temperature in questa regione delle Alpi aumenteranno tra uno e tre gradi centigradi nel 2050 e tra tre e sei alla fine del secolo, determinando così la scomparsa del Ghiacciaio dell’Adamello.

Un intervento serio per rallentare, non certo per scongiurare, la fusione del Ghiacciaio

dell’Adamello sarebbe quello di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra a cominciare dai quelli prodotti dai combustibili fossili (carbone, gas metano e petrolio). Ma i tassi attuali dell’aumento di anidride carbonica – la cui concentrazione, misurata all’ Osservatorio di Mauna Loa, ha ormai sfiorato le 415 parti per milione – non mostrano quell’ inversione di tendenza auspicata nel 2015 dall’ Accordo di Parigi per contenere l’aumento della temperatura entro un grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali.

Dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell'Agenda 2030 dell’ONU, la Carta dell'Adamello si concentra su: lotta contro il cambiamento climatico (SdG 13); Vita sott’acqua (SdG 14) e Pace, giustizia e istituzioni solide (SdG 16). Il documento promuove inoltre la consapevolezza della necessità di conservare ed utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile, controllando l’inquinamento e gli effetti dell’innalzamento del livello dei mari.

La prorettrice professoressa Patrizia Lombardi ha partecipato alla “spedizione” nella duplice veste di Presidente del Comitato di Coordinamento della RUS e di rappresentante dell’Ateneo. «Abbiamo patrocinato l’iniziativa con convinzione, sottolineando il fondamentale ruolo sociale delle Università che si esplica anche in azioni di supporto e di sensibilizzazione, oltre che di educazione e sviluppo di ricerca e innovazione nel campo dei cambiamenti climatici – ha dichiarato la  professoressa Patrizia Lombardi– Il Ghiacciaio dell’Adamello rappresenta il simbolo dell’urgenza di queste azioni, oltre a richiamare la capacità introspettiva data dalla disciplina sportiva dell’arrampicata, come base per il cambiamento individuale a cui tutti siamo chiamati per far fronte al riscaldamento globale».

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