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In Ateneo

Candidatura Unesco seriale della Sacra di San Michele: un grande progetto per il simbolo della regione Piemonte

28 Giugno 2022

L’iter per far ottenere l’ambito riconoscimento Unesco al sito seriale Early Benedictine Settlements in Italy di cui fa parte la Sacra di San Michele è lungo e complesso, un percorso a tappe successive che richiede la predisposizione di una documentazione approfondita e rigorosa redatta da un Comitato Scientifico composto da esperti nello studio e nella valorizzazione del territorio e del patrimonio storico-artistico. 

La candidatura dell’abbazia benedettina piemontese - recentemente indicata da National Geographic come una delle 23 mete spirituali da visitare in Europa – è stata promossa dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese, in un progetto che la collega ad altri sette siti monastici in sei Regioni italiane.

Gli studi per il dossier di candidatura seriale sono stati seguiti da un gruppo di lavoro coordinato a livello nazionale dal professor Ruggero Longo della Scuola IMT Alti Studi Lucca. Per la parte relativa alla Sacra, al dossier di candidatura collabora un gruppo di lavoro interateneo coordinato da Enrico Moncalvo, referente scientifico per il sito clusino, già docente del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico.

In stretta sinergia agli studi di dossier, nel 2019 nasce “Terre di Sacra”:  un accordo tra Enti territoriali su iniziativa dell’allora sindaco di Sant’Ambrogio Dario Fracchia, attuale Presidente e che riunisce amministrazioni pubbliche locali e soggetti privati attivi sul territorio, quali Unione Montana Valle di Susa, i Comuni attigui alla Sacra (Sant’Ambrogio, Avigliana, Chiusa di San Michele e Valgioie), l’Associazione di Imprenditori Locali “Dai Impresa” e l’Associazione di volontariato “Amici di Sacra”.

In previsione dell’ultimo step della procedura, che consiste nella presentazione del Piano di Gestione - un articolato e complesso documento che illustra i meccanismi di protezione e valorizzazione dell’abbazia, implementandoli e monitorandoli periodicamente - la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, anche grazie ad un accordo di collaborazione già esistente stipulato con il Politecnico, ha deciso di sostenere direttamente la candidatura seriale.

Il sostegno alla candidatura, che riguarderà la promozione degli studi sul sito affidati al Politecnico di Torino, sotto la responsabilità scientifica di Giulio Mondini e Marta Bottero e al coordinamento di Enrico Moncalvo, e comporterà anche azioni mirate alla comunicazione, verrà rafforzato grazie all’imminente rinnovo del Protocollo d’Intesa tra i due enti.

Inoltre, numerosi partner del territorio hanno già manifestato l’interesse a fornire il supporto economico indispensabile alla finalizzazione della procedura e al coinvolgimento dell’opinione pubblica, delle amministrazioni, degli imprenditori locali, dei cittadini e delle loro associazioni.

Enrico Moncalvo, referente scientifico per il sito della Sacra per il Politecnico di Torino commenta: “Il valore immateriale assunto in epoca romantica dal fascinoso contesto sul Pirchiriano, e la sua presenza come riconoscibile landmark prealpino si contrappongono nel tempo al progressivo urbanizzarsi del contesto frapposto tra città e montagna, come un controcanto che ne assolve la funzione di riferimento storico-identitario e visivo, rimanendovi però in qualche misura estraneo. La Sacra e i segni visibili del paesaggio monastico antico, che di questo complesso insieme fanno parte, non possono quindi rimanere testimonianze alte, ma isolate; devono invece essere integrate in una percezione storico territoriale ampia, che arrivi - con le opportune discriminanti – fino alle testimonianze industriali degli ultimi due secoli”.