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In Ateneo

#HEARTOFDARKNESS, dal Politecnico la campagna social contro radicalizzazione e violenza

14 Marzo 2017

Chi pratica abitualmente i social network, e i giovanissimi in particolar modo, è spesso così assuefatto a certe tipologie di contenuti da aver “abbassato la guardia” nei confronti di tematiche anche molto pericolose, come ad esempio la violenza o la discriminazione. È così ancora più facile per chi utilizza le reti sociali per diffondere contenuti criminali, come ad esempio quelli legati al terrorismo internazionale di matrice islamista, sfruttare i social network per dare visibilità a contenuti molto pericolosi, arrivando addirittura ad utilizzarli per reclutare – nel caso del terrorismo – nuovi combattenti, in particolar modo i cosiddetti Foreign Fighters.

Per contrastare questo fenomeno è stata lanciata oggi #heartofdarkness, campagna sui social media volta alla prevenzione e alla sensibilizzazione contro la radicalizzazione della violenza tra i giovani europei tre i 15 e i 30 anni. La campagna si inserisce nel quadro del progetto SAFFRON(Semantic Analysis against Foreign Fighters Recruitment Online Networks),  iniziativa di ricerca europea di cui il Politecnico è partner, cofinanziata dal Fondo Sicurezza Interna dell’Unione Europea (2016-2018) e presentata oggi al Castello del Valentino.

Il progetto nel suo complesso intende creare un sistema in grado si supportare le Forze armate nella ricerca e valutazione delle modalità di reclutamento di combattenti stranieri da parte di gruppi terroristici in Europa, con particolare attenzione all’ISIS e Al-Qaeda. La ricerca analizza le strategie di comunicazione peculiari del reclutamento sui social media (metodi di narrazione, soggetti e retoriche  utilizzate), il modo in cui questi sono stati modellati rispetto alle esigenze e ai bisogni, ai valori e al contesto culturale e sociale delle potenziali vittime.

Verranno quindi tracciate delle linee guida per l’analisi dei social media nei diversi contesti comunicativi, oltre che per la valutazione della risposta al messaggio da parte degli utenti. Da qui si individueranno delle alternative comunicative da adottare a situazioni comunicative critiche.

Video In particolare le ricercatrici del Dipartimento Interateneo di Scienza, progetto e politiche del Territorio (DIST) del Politecnico di Torino Sara Monaci, Caterina Mazza e Gabriella Taddeo sono impegnate nell’analisi delle strategie di comunicazione su social e sull’elaborazione di una campagna da proporre online, orientata ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza delle tematiche legate ai percorsi di radicalizzazione violenta fra i giovani.

Sono stati realizzati diversi web-episodi basati su esperienze reali, raccolte durante una ricerca empirica qualitativa con esperti del settore, sette laboratori di progettazione partecipata e focus group in Italia e Francia. Il campione analizzato è eterogeneo – immigrati di seconda e terza generazione, rifugiati politici,  giovani europei convertiti all’Islam, rappresentanti della comunità musulmana.

La campagna è stata lanciata oggi e si propone di accrescere la consapevolezza dei giovani rispetto a queste tematiche, fornendo loro gli strumenti per rendersi conto con più prontezza di situazioni o contatti pericolosi e di aiutarli a non diventare a loro volta “disseminatori di odio”, magari anche inconsapevoli o, comunque, non così attenti alle conseguenze delle proprie azioni sui social media.

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