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In Ateneo

Il Pala Alpitour location-modello per lo studio del Politecnico per la ripresa in sicurezza degli eventi

24 Luglio 2020

Il Politecnico ha scelto il Pala Alpitour come struttura di riferimento per la definizione di un beta test di simulazione sulla ripresa dei grandi concerti e dei grandi eventi pubblici e privati all’interno di un più ampio documento che affronta il tema della ripresa delle attività legate ad eventi culturali, sociali, fieristici, sportivi e ricreativi a seguito del lock-down per l’emergenza Covid-19.

Il documento, realizzato da un team di esperti del Politecnico e dei settori interessati, ha l’obiettivo di definire le linee guida da seguire per ridare slancio al mondo dei concerti e degli eventi, settore molto significativo dal punto di vista economico e sociale, per la Città di Torino e per il Territorio ma in termini più estesi per l’intero Paese. Le abitudini digitali acquisite o rinforzate da questa lunga fase di isolamento non possono e non devono sostituire le emozioni e le sensazioni di eventi fisici, dove la condivisione diventa socialità e benessere (sociale ed economico appunto).

Abitare il luogo nella sua pienezza è un’esperienza funzionale ed emozionale al contempo. La sfida del progetto è quella di trovare i punti di equilibrio indispensabili per garantire differenti tipi di eventi analizzando il “rischio” sui due livelli principali: quello relativo al contagio e quello di un sistema economico in forte depressione con la chiusura delle manifestazioni aggregative con grandi numeri. I grandi eventi, concerti, fiere, mostre, costituiscono per la Città e per il Territorio un’importante patrimonio di ricaduta diretta, indiretta e indotta irrinunciabile soprattutto in un contesto come quello attuale. Un sistema allargato che include operatori, società, professionisti con forti competenze oggi in attesa di un segnale forte di ripresa. L’analisi del Politecnico sulla riapertura degli eventi in sicurezza tiene conto delle tante esigenze del sistema e delle relative peculiarità proponendo soluzioni in alcuni casi innovative e originali, considerando l’elemento sicurezza in relazione alla sostenibilità economica. 

Il team di lavoro coordinato dal Politecnico ha definito standard che tengono in considerazioni alcuni parametri chiave tra cui la tipologia dell’evento, il numero di spettatori previsto, il personale di supporto, il flusso in entrata e in uscita, le caratteristiche della location dove si svolge l’evento, l’impiantistica e il ricambio dell’aria in relazione al numero di persone, la sanificazione, giusto per citarne alcuni.

Successivamente sono state progettate una serie di azioni atte a minimizzare il rischio, che vanno dalla riconfigurazione degli spazi e della loro compartimentazione, dalla individuazione di gruppi sociali ristretti per limitare la possibilità di diffusione del contagio, alla sorveglianza sanitaria e al contact tracing.

Azioni riassunte nello slogan suggestivo ed efficace del progetto: “Ognuno protegge tutti”. 

Per conoscere in dettaglio lo studio realizzato dal Politecnico, si può consultare il link dedicato 

“La ripartenza degli eventi e delle iniziative culturali, sociali e aggregative rappresenta un punto cardine per un ritorno alla normalità dopo questi mesi. Anche se il mondo della cultura e delle manifestazioni si è rapidamente adattato alle nuove modalità online, la presenza fisica è indispensabile per un coinvolgimento emotivo e anche il nostro Ateneo ha come obiettivo la ripartenza in autunno di manifestazioni dal vivo, prima tra tutte la Biennale Tecnologia in novembre che cercherà di coniugare gli aspetti più innovativi delle tecnologie digitali con l’esperienza in presenza”, conclude il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco: “Ringraziamo Parcolimpico per aver partecipato con entusiasmo al rapporto e aver messo a disposizione una location tanto importante per la città come il Pala Alpitour per testare l’applicazione delle indicazioni dello studio”.