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In Ateneo

Torino e il Piemonte si candidano ad ospitare le Universiadi invernali nel 2025

6 Luglio 2020

Torino e il Piemonte lanciano ufficialmente la loro candidatura alla XXXII Universiade invernale del 2025 e ai Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025. Questa mattina Comune di Torino, Regione Piemonte, Politecnico, Università di Torino, Università del Piemonte orientale, Edisu e Cus Torino hanno ufficializzato la candidatura siglando una lettera che sarà inviata al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. 

Entro la fine luglio, la candidatura sarà completata con tutta la documentazione necessaria e con la valutazione relativa soprattutto al nodo cardine su cui tutti gli attori coinvolti hanno trovato un accordo: la sostenibilità economica dell’evento. I proponenti si impegnano, infatti, a garantire che la manifestazione verrà gestita, appunto, in modo da tenere conto della particolare congiuntura economica che stiamo attraversando e, soprattutto, che lascerà un lascito importante a Torino città universitaria, cioè la conversione del villaggio atleti in residenze per gli studenti.

Ma, per chi ha ancora negli occhi le immagini dell’ultima edizione delle Universiadi ospitate dal territorio piemontese, quelle del 2007 rievocate dal Presidente del Cus Torino Riccardo d’Elicio, un evento di questa portata significa anche un’occasione di visibilità internazionale e di ripartenza per tutto il territorio: “Si tratta di un’occasione irripetibile”, commenta l’assessore regionale allo Sport, Fabrizio Ricca, cui fa eco la Sindaca di Torino Chiara Appendino: “Rilanceremo la vocazione universitaria e sportiva della città". E anche dell’intero Piemonte, come auspica il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi, al quale si unisce Alberto Rainoldi, vice rettore al Welfare e sport dell’università degli Studi di Torino, che ricorda come uno degli obiettivi sia quello di lasciare un’eredità anche in termini di presenze di studenti.

“Lo sport, come lo studio universitario, richiede dedizione, fatica, ma può portare a grandi soddisfazioni”, conclude il Rettore del Politecnico Guido Saracco: “Le Universiadi rappresentano il punto più alto di questa stretta relazione, con atleti e studenti da tutto il mondo che riempiranno ancora una volta la nostra città e il nostro territorio, portando lingue, culture, esperienze e momenti di scambio anche con i nostri studenti. Il tutto con costi contenuti che rispettino l'attuale contesto economico e con un lascito per la città di residenze per gli studenti, di cui abbiamo sempre più bisogno per far crescere Torino sempre più come città universitaria".