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In Ateneo

Torino Esposizioni: al via lo studio di fattibilità

13 Ottobre 2017

Con l’affidamento da parte di SCR-Piemonte S.p.a. - la società di committenza della Regione Piemonte - al raggruppamento temporaneo di ICIS S.r.l. (capogruppo) della redazione dello studio di fattibilità di un campus culturale, luogo di integrazione tra didattica e ricerca, inizia il percorso per la funzionalizzazione concreta del complesso di Torino Esposizioni al parco del Valentino, costruito del 1938 come Palazzo della moda, ampliato negli anni Sessanta e utilizzato fino agli Ottanta come polo fieristico.

Nel corso di un incontro con la stampa sono state illustrate le linee che guideranno i progettisti di ICIS S.r.l. – con Rafael Moneo, Isolarchitetti S.r.l, Tecnimont Civil Construction S.p.a., Onleco S.r.l, Iren Servizi e Innovazione S.p.a, ing. Giovanni Battista Quirico e arch. Marta Colombo – nella stesura dello studio di fattibilità degli interventi di recupero del complesso espositivo.

Il progetto ripensa completamente le aree del comparto del parco urbano del Valentino che, partendo dal Castello arriva fino al monumento architettonico di Torino Esposizioni. Il tema è quello della creazione dell’ identità di un grande campus universitario culturale urbano e la trasformazione progressiva del monumento di Nervi che diverrà nei prossimi anni sede della nuova Biblioteca civica in un processo per fasi, immaginando un percorso di avvicinamento alla funzione biblioteca con restauri progressivi e funzioni temporanee compatibili con la destinazione finale.

Al Politecnico - che ha già stanziato 30 milioni di euro per le opere di propria competenza - saranno attribuiti spazi per la realizzazione del Campus della Scuola di Architettura, Design e Pianificazione nei padiglioni 5, progettato dall’ingegner Riccardo Morandi, e 3B. In questi spazi troveranno collocazione aule, sale studio e laboratori didattici, laboratori di ricerca, atelier e uffici per quasi 15.000 metri quadrati. L’obiettivo è di realizzare uno spazio pubblico e culturale in grado di integrare attività di formazione e ricerca avanzata nel campo dell'architettura, della pianificazione e del design.

Uno dei punti focali del progetto sarà la pedonalizzazione: il padiglione Morandi sarà abitato non solamente dagli studenti, ma attraversato come luogo appartenente al parco. A scala ampia il Campus sarà collegato con un sistema pedonale che allacciando quello esistente (centro e Valentino) lo amplierà con nuove pedonalizzazioni.

Gli interventi preserveranno la visione originaria degli spazi disegnati da Pier Luigi Nervi e Riccardo Morandi, spazi ricavati tra le fondamenta dei monumenti e allestimenti leggeri non invasivi caratterizzeranno entrambi i progetti, un’architettura che si ritrae di fronte ai segni della storia ma che nel disegno complessivo definirà l’identità di questi nuovi luoghi in trasformazione.

“Questo progetto per noi è strategico: realizzare nuovi spazi per il nostro Campus, che può diventare un polo di richiamo per studenti di tutto il mondo, attratti dalla storia e dalla reputazione della nostra Scuola di Architettura, Design e Pianificazione e dalla fama del nostro Paese in questi settori, come testimonia la stessa storia degli edifici che ospiteranno aule e laboratori, progettati da illustri architetti”, ha commentato il Rettore Marco Gilli, che ha concluso: “Allo stesso tempo, vogliamo integrare questi luoghi di formazione e ricerca avanzata con uno spazio pubblico e culturale aperto alla Città e alla molteplicità dei suoi fruitori, dagli studenti alle famiglie che frequenteranno la biblioteca, ai turisti che potranno accedere a edifici di grande valore architettonico”

Si tratta di un intervento straordinario quello che coinvolgerà Torino Esposizioni, connotando sempre di più, una volta compiuto, il capoluogo piemontese come una tra le più accoglienti città universitarie– sottolinea il vicesindaco della Città di Torino Guido Montanari - Per la creazione del campus urbano e del polo culturale, ci attende la sfida di una riqualificazione innovativa, nel rispetto della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. In una visione che prefigura il volto di una Torino accogliente e aperta al mondo dove è confortevole e piacevole formarsi e vivere”.

Il progettista Aimaro Isola, che partecipa alla progettazione, ha sottolineato la modularità e la flessibilità del progetto, "che ha come tema cardine l'annessione e la relazione tra paesaggio naturale, città e cultura, che devono entrare in relazione. Ad esempio per il padiglione Morandi, che ospiterà aule e laboratori, abbiamo in mente una stretta relazione con il giardino circostante"