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In Ateneo

Verso Horizon Europe

26 Novembre 2018

Con un budget di circa 100 miliardi di euro sarà il più ambizioso programma di ricerca e innovazione proposto dall’Unione Europea: Horizon Europe, il nuovo programma quadro dell’Unione, coprirà il periodo 2021-2027 e sarà fondato su tre pilastri: scienza aperta (Open Science), sfide globali e competitività industriale e Open Innovation. Sono tre anche gli obiettivi principali del programma: rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’Europa, migliorare la capacità innovativa, la competitività e l’occupazione e, infine, sostenere il modello socio-economico e i valori europei.

Gli enti, le istituzioni e le aziende che beneficeranno di questo programma si sono riuniti oggi a Torino, con un pubblico di più di 400 persone, per un confronto aperto volto a capire e discutere l’orientamento del nuovo programma quadro sui partenariati pubblico-privati (PPP) europei per la ricerca e l’innovazione. L’incontro è stato organizzato dal Politecnico di Torino in collaborazione con APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea e con EEN-Enterprise Europe Network.

In apertura dell’incontro, Renzo Tomellini (capo dell’unità Policy and Foresight alla Direzione Generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea) ha inquadrato il futuro programma Horizon Europe; il Keynote speech è stato invece affidato a Luca Polizzi della Direzione Generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, che ha introdotto il dibattito sull’evoluzione dei partenariati europei che nell’attuale programma Horizon 2020 assorbono circa il 25% del budget.

La prima tavola rotonda si è concentrata proprio su questo aspetto, cioè l’evoluzione a livello europeo del concetto di partnership, attraverso l’intervento di rappresentanti di importanti partenariati pubblico-privati europei in ambiti di ricerca differenti. Al confronto tra i soggetti attivi nelle partnership è seguito quello tra i policy makers, che si sono confrontati a livello italiano in una seconda tavola rotonda dedicata invece a un confronto tra MIUR, Regione Piemonte, Confindustria e Camera di Commercio di Torino sulla posizione dell’Italia rispetto ai nuovi partenariati previsti da Horizon Europe.

“L’esperienza italiana nei partenariati pubblico privati in H2020 è certamente positiva. Il processo di razionalizzazione invocato dalla Commissione è corretto e dovuto, ma dobbiamo distinguere con attenzione tra ciò che deve e può essere migliorato da quello che invece snaturerebbe e a vanificherebbe il rapporto di sinergia tra pubblico e privato che lo strumento ha sin qui garantito”, commenta Marco Falzetti, direttore di APRE– Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea. 

Conclude il Vicerettore per la Ricerca del Politecnico di Torino Stefano Corgnati: “La programmazione europea è un elemento sempre più cruciale per la competitività e, come Ateneo, intendiamo arrivare preparati al nuovo programma Horizon Europe sia allineando le nostre linee di ricerca a quelle europee, sia sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla nostra esperienza nei partenariati pubblico-privati, anche nella nuova accezione che sembra delinearsi con il nuovo programma”.

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