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Ricerca e innovazione

Al via Innovation for Change 2017

2 Febbraio 2017

Cibo e salute, due temi cruciali che toccano tutti noi e che saranno sempre più centrali nei prossimi decenni: secondo gli ultimi dati dell’OMS e del World Food Programme sono oltre 400 milioni le persone che non hanno accesso ai servizi sanitari essenziali, e circa 800 milioni le persone che ogni giorno non riescono a consumare una adeguata quantità di cibo.

Sono questi gli argomenti sui quali si sfideranno 50 giovani studenti e ricercatori nella seconda edizione di Innovation For Change, iniziativa organizzata per il secondo anno da Politecnico di TorinoSAFM (Scuola di Alta Formazione al Management) e Cern di Ginevra, che ha preso il via ufficialmente ieri presso Ideasquare, la struttura sperimentale del Cern dedicata a progetti di Ricerca e Sviluppo e a programmi interdisciplinari.

Si tratta di una competizione tra team multidisciplinari, che si propone anche quest’anno di trovare una soluzione innovativa ad alcune questioni di portata mondiale, secondo un programma di avvio all’imprenditorialità che si avvale di tecnologie all’avanguardia. L’edizione del 2017 vedrà 8 team composti da studenti MBA di SAFM e dottorandi del Politecnico, con un background tecnico di alto livello, che nel corso dei prossimi cinque mesi lavoreranno a Ginevra e a Torino tra momenti formativi e lavoro di gruppo. All’interno di ciascuna squadra dovranno essere presenti competenze trasversali per favorire un approccio diversificato sia sul piano teorico che pratico. Ogni team riceverà dalle aziende partner che lavorano nei settori Health  e Food le specifiche delle sfide proposte e ne sceglierà una. Il progetto si avvale infatti anche della collaborazione di alcune istituzioni e aziende, che hanno indicato agli studenti le sfide su cui concentrare gli sforzi per trovare soluzioni praticabili: il Ministero italiano dello Sviluppo Economico, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, Associazione Italiana Ulcere Cutanee, Casillo Group, ENEL, ENI e Humanitas.

La fase successiva è dedicata alla creazione del modello di soluzione e durerà 5 mesi, fino a giugno. Gli studenti saranno supportati dagli Alumni della SAFM che sono diventati imprenditori o lavorano in grandi gruppi industriali, oltre che da ricercatori del CERN e del Politecnico, alla scoperta di strumenti e di soluzioni tecnologiche avanzate, ma già ampiamente utilizzabili e testate, fino ad arrivare alla realizzazione di prototipi pronti per la successiva fase di sviluppo per il mercato.

A supporto operativo dei gruppi di lavoro verranno messe a disposizione varie risorse da parte del Politecnico e del Cern, sotto forma di accesso a ricerche, brevetti e tecnologie, oltre al coinvolgimento di docenti, scienziati ed esperti. Alla scadenza, ogni squadra dovrà presentare la soluzione ideata e la tecnologia che ne sta alla base. Infine, una giuria di top talent (composta lo scorso anno da Fabiola Gianotti – Direttrice del CERN, John Elkann – Vice Presidente della Fondazione Giovanni Agnelli, Francesco Profumo - Presidente SAFM e Marco Gilli – Rettore Politecnico di Torino) decreterà il progetto vincitore.

L’edizione dello scorso anno era incentrata sul tema Acqua e Aria, e il progetto vincitore è stato “AquaSmart”, un sistema intelligente e integrato alla rete idrica per facilitare l’identificazione di perdite d’acqua e intervenire in modo tempestivo. Il team vincitore si è aggiudicato il contributo di 50.000 euro devoluto dalla Fondazione Agnelli nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario di attività con l’obiettivo di aiutare il gruppo di lavoro a costituire una vera e propria start up, iniziando così ad operare sul mercato.