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Ricerca e innovazione

Dalla sinergia di 4 Dipartimenti nasce R3C – Responsible Risk Resilience Centre

17 Settembre 2018

Lunedì 17 settembre scorso nel Salone d’Onore del Castello del Valentino si è dato ufficialmente il via a R3C - Responsible Risk Resilience Centre, il nuovo Centro Interdipartimentale del Politecnico. Nato grazie alla sinergia e all’investimento economico di 4 dipartimenti - il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST), il Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica (DISEG), il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) e il Dipartimento di Scienze Matematiche “Giuseppe Luigi Lagrange” (DISMA) – il Centro vuole rispondere alle esigenze sempre più pressanti sul monitoraggio e la capacità di adattamento del nostro territorio.

R3C è il primo centro di ricerca italiano dedicato alle strategie di adattamento e resilienza dei sistemi territoriali finalizzate a garantire sicurezza e qualità al nostro patrimonio territoriale e culturale. Con un approccio evolutivo e multidisciplinare, partendo dalle vulnerabilità ambientali e socio-economiche dei sistemi territoriali, si studieranno modelli e soluzioni resilienti.

Il tema della resilienza, ovvero la capacità di adattamento e trasformazione di un sistema in seguito a eventi dirompenti inattesi e imprevisti, è ormai in cima alle priorità delle istituzioni e degli amministratori locali, che sempre più frequentemente chiedono alla scienza dati consolidati e capacità di prevenzione.

È ormai universalmente riconosciuta l’interconnessione che lega eventi quali cambiamenti climatici, disastri, shock globali a trend ormai inarrestabili come l'urbanizzazione incontrollata e l'invecchiamento della popolazione: “A seguito dei terribili fatti accaduti questa estate sul nostro territorio, ci sentiamo in dovere di mettere al servizio della comunità competenze scientifiche e attrezzature tecnologiche in nostro possesso per completare il prima possibile una mappatura della vulnerabilità del nostro territorio”, ha dichiarato nel suo intervento di saluto il Rettore Guido Saracco.