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Ricerca e innovazione

Economia Circolare: 5 regioni dell'UE mettono in pratica le azioni del design sistemico

12 Luglio 2019

 Qual è l’andamento della politica per l'Economia Circolare in Europa? Che ruolo giocano le regioni per raggiungere gli ambiziosi obiettivi dell'UE 2030 nell’Economia Circolare? Quali idee possono offrire le esperienze politiche regionali relative all'economia circolare? Queste sono alcune delle domande al centro del dibattito sviluppato al SYSTEMIC DESIGN FOR CIRCULAR POLICY-MAKING - Una visione della politica delle regioni dell'UE verso una Economia Circolare organizzata a Brdo, in Slovenia, il 3 luglio, dall'Ufficio Governativo per lo Sviluppo e la Politica di Coesione Europea, Divisione Politiche di sviluppo, del Ministero Sloveno nell'ambito del progetto Interreg Europe RETRACE.

L'evento è stato l'ultimo incontro di disseminazione del progetto RETRACE (2016-2020) - A Systemic Approach for REgions TRAnsitioning towards a Circular Economy -  che promuove l'adozione di un Approccio Sistemico come metodologia per l'elaborazione delle politiche locali a sostegno della transizione verso un'Economia Circolare. Coordinato dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e vincitore del Bando Europeo Interreg, RETRACE coinvolge 8 partner pubblici e privati ​​e oltre 70 parti interessate di 5 Paesi Europei (Italia, Spagna, Francia, Romania e Slovenia).

Gli esiti del progetto sono stati presentati dalla sua coordinatrice Silvia Barbero del Politecnico di Torino: in particolare sono stati illustrati i risultati ottenuti dal monitoraggio dei Piani d'Azione Regionali concernenti l’Economia Circolare effettuati durante la seconda fase.

Il rappresentante di ciascun paese coinvolto ha presentato un esempio di azione politica attuata nella propria regione, ovvero: Bioeconomia del Piemonte, presentata da Tiziana dell'Olmo (Regione Piemonte), Progetto Ikos di Marion Besse (Nouvelle Aquitaine), Circular and creative di Mika Cimolini (Slovenia), Circular Bilbao Bizkaia di Ander Muñoz (Biscaglia) e Improving funding schemes for fostering Circular Economy di Gabriela Bobeanu (Nord-Est della Romania).

I risultati hanno sostanzialmente confermato che le linee guida del progetto sono state recepite con successo e che le azioni implementate hanno il potenziale per contribuire a un cambiamento sistemico.

La transizione verso un'Economia Circolare non può essere raggiunta senza un cambiamento sistemico, ma è necessario mappare i sistemi esistenti e le loro interazioni per poi identificare nuove interconnessioni e un approccio alternativo per la progettazione delle politiche future.

La seconda parte della manifestazione ha previsto un workshop di approfondimento condotto da Alessandro Rancati della EU Policy Lab su The social economy canvas, un approccio di sistemi complessi che ha coinvolto i partecipanti a una co-progettazione di soluzioni generate dall'incrocio tra innovazione sociale e paradigmi dell’Economia Circolare e la presentazione degli esiti del workshop Systemic Design for Circular Innovation organizzato dal Politecnico di Torino in collaborazione con l'Università di Lubiana e Lavazza SpA.

Durante questo evento collaterale sono stati presentati i risultati del progetto RETRACE e le buone pratiche individuate dalle regioni partner, tra cui: sette visite sul campo nelle 5 regioni partner, più Paesi Bassi e Scozia; oltre 50 buone pratiche di Economia Circolare e Progettazione Sistemica condivise; cinque piani d'azione regionali per la promozione dell'Economia Circolare; cinque  rapporti di Diagnosi Olistica che presentano lo stato dell'arte delle politiche attive in ciascuna regione partner in relazione al tema dell'Economia Circolare e nove video creati per la diffusione delle Buone Pratiche condivise durante le visite sul campo.