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Ricerca e innovazione

Il Politecnico a Dronitaly 2018

6 Aprile 2018

Bilancio più che positivo per la partecipazione del Politecnico a Dronitaly 2018, l’appuntamento milanese dedicato ai droni civili a uso professionale, giunto alla sua quarta edizione.

Alle imprese private di ogni dimensione, professionisti, associazioni di settore, media ed istituzioni si sono affiancate per la prima volta realtà universitarie come il Politecnico di Torino ed il Politecnico di Milano, che hanno contribuito significativamente ad illustrare gli sviluppi possibili per questi nuovi strumenti.

In particolare, per la Call for Papers della sezione Poster, sono stati presentati il progetto Utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto (apr) per il rilievo integrato del patrimonio architettonico, di Francesco Coniglione, Marco Zerbinatti e Francesca Matrone (che ha tenuto la presentazione), il contributo su Robotica di servizio e agricoltura di precisione: attività e prospettive del centro PIC4SeR@Polito presentato da Maria Angela Musci a cui hanno collaborato Marcello Chiaberge, Fabio Dovis, Andrea Maria Lingua, Enrico Masala, Giuseppe Quaglia, Fabrizio Valpreda,  e il progetto  Dream 3 - DRone tEchnology for wAter resources and hydrological hazards Monitoring - dell’ Alta Scuola Politecnica, presentato da Giada Risso e Tommaso Verri del Politecnico di Torino, che ha ottenuto la menzione speciale.

Quest’ultimo progetto, nato nel 2015, prevede l’impiego di droni per realizzare tramite dei rilievi fotogrammetrici di precisione, un modello costantemente aggiornato che rileva lo spostamento e il dissolvimento del ghiacciaio del Belvedere del Monte Rosa. Obiettivo finale del progetto è la creazione di uno “sciame di droni” che possa monitorare tutti i ghiacciai dell’arco alpino.

Convegni, workshop, seminari hanno esplorato le potenzialità in settori quali logistica, ambiente, edilizia, agricoltura, filmmaking, energia, assicurazioni e gestione dell’emergenza; i professori Marco Piras ed Alberto Cina del Politecnico hanno relazionato nella sessione “Droni nei controlli e monitoraggi ambientali”, con un intervento dal titolo Monitoraggio del territorio con UAV.

L’edizione appena conclusa è stata visitata da un pubblico estremamente eterogeneo, oltre che numeroso al di là delle aspettative: studenti attratti da queste meraviglie tecnologiche a fianco di investitori nazionali ed internazionali e a professionisti di ogni estrazione, consapevoli delle potenzialità ancora largamente inesplorate di questo affascinante settore.

Bilancio più che positivo per la partecipazione del Politecnico a Dronitaly 2018, l’appuntamento milanese dedicato ai droni civili a uso professionale, giunto alla sua quarta edizione.

Alle imprese private di ogni dimensione, professionisti, associazioni di settore, media ed istituzioni si sono affiancate per la prima volta realtà universitarie come il Politecnico di Torino ed il Politecnico di Milano, che hanno contribuito significativamente ad illustrare gli sviluppi possibili per questi nuovi strumenti.

In particolare, per la Call for Papers della sezione Poster, sono stati presentati il progetto Utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto (apr) per il rilievo integrato del patrimonio architettonico, di Francesco Coniglione, Marco Zerbinatti e Francesca Matrone (che ha presentato), il contributo  su Robotica di servizio e agricoltura di precisione: attività e prospettive del centro PIC4SeR@Polito presentato da Maria Angela Musci a cui hanno collaborato Marcello Chiaberge, Fabio Dovis, Andrea Maria Lingua, Enrico Masala, Giuseppe Quaglia, Fabrizio Valpreda,  e il progetto  Dream 3 - DRone tEchnology for wAter resources and hydrological hazards Monitoring - dell’ Alta Scuola Politecnica, presentato da Giada Risso e Tommaso Verri del Politecnico di Torino che ha ottenuto la menzione speciale.

Quest’ultimo progetto, nato nel 2015, prevede l’impiego di droni per realizzare tramite dei rilievi fotogrammetrici di precisione, un modello costantemente aggiornato che rileva lo spostamento e il dissolvimento del ghiacciaio del Belvedere del Monte Rosa. Obiettivo finale del progetto è la creazione di uno “sciame di droni” che possa monitorare tutti i ghiacciai dell’arco alpino.

Convegni, workshop, seminari hanno esplorato le potenzialità in settori quali logistica, ambiente, edilizia, agricoltura, filmmaking, energia, assicurazioni e gestione dell’emergenza; i professori Marco Piras ed Alberto Cina del Politecnico hanno relazionato nella sessione  “Droni nei controlli e monitoraggi ambientali”, con un intervento dal titolo Monitoraggio del territorio con UAV.

L’edizione appena conclusa è stata visitata da un pubblico estremamente eterogeneo, oltre che numeroso al di là delle aspettative: studenti attratti da queste meraviglie tecnologiche a fianco di investitori nazionali ed internazionali e a professionisti di ogni estrazione, consapevoli delle potenzialità ancora largamente inesplorate di questo affascinante settore.

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