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Ricerca e innovazione

Presentato Eco3Erre, il progetto di Ecosistema Territoriale per la Riduzione, il Riuso e il Riciclo

1 Ottobre 2021

È stato presentato ieri al Munlab, l’ecomuseo dell’argilla di Cambiano, “Eco 3R”, il progetto di Ecosistema Territoriale per la Riduzione, il Riuso e il Riciclo che coinvolgerà scuole, famiglie e attività produttive del territorio del Chierese e del Carmagnolese sui temi del riuso e del riciclo con la creazione di laboratorio del riuso e un osservatorio sulleconomia circolare.

Eco3R è un progetto cofinanziato da AtoR (Associazione d'Ambito Torinese per il Governo dei Rifiuti) e promosso dal Consorzio Chierese per i Servizi, capofila del progetto, e dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e coinvolgerà i 19 Comuni del Chierese e del Carmagnolese che fanno parte del Consorzio.

Il primo passo sarà la realizzazione di un “Laboratorio del riutilizzo”, che permetterà di studiare e sperimentare il modo migliore per favorire il riciclo di alcune significative categorie di beni ora destinati invece al recupero o addirittura allo smaltimento. Nell’ambito di Eco 3R sarà anche sviluppato il programma di ricerca “Osservatorio per la circular territorial economy“ attraverso il quale saranno mappate in tempo reale le filiere dei materiali del territorio e i vari soggetti responsabili, in modo da determinare le strategie di economia circolare tenendo conto delle linee guida nazionali e delle normative sul riutilizzo.

Alla conferenza stampa sono intervenuti Davide Pavan e l’architetto Roberto Gola, rispettivamente direttore e presidente del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Chierese per i Servizi, Paolo Mellano e Guido Callegari, rispettivamente direttore e docente del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Debora Pasero, giornalista, direttore Lo Scoprinetwork, Giuseppe Roccasalva, ar[1]chitetto, dottore Dipartimento Architettura e Design e Carlo Vergnano, presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Consorzio Chierese per i Servizi.

Il professor Callegari, referente del progetto per il Politecnico, ha presentato così la nascita e gli obiettivi del progetto: “La transizione verso l’economia circolare rappresenta per l’Unione Europea uno degli obiettivi strategici. Il progetto ECOR3 si inserisce nel contesto di questa sfida quale occasione straordinaria per promuovere azioni di ricerca e di sperimentazione su un ambito territoriale esteso con una superficie di 435 kmq e 130.000 abitanti residenti. Grazie alla collaborazione con CCS - uno dei Consorzi più virtuosi a livello nazionale - e le amministrazioni comunali - parte essenziale dell’ecosistema - sarà possibile sviluppare un modello inclusivo ed innovativo sulla tematica della Circular Economy in grado di creare un collegamento ancora più sinergico fra la ricerca scientifica sviluppata dal Politecnico di Torino e il territorio di riferimento su tematiche chiave per l’economia e la società. L’avvio delle prime fasi di un “Osservatorio per la circular territorial economy”, tramite lo sviluppo di tesi di laurea e attività di animazione, ha gettato le basi per l’identificazione di una strategia che in prospettiva coinvolgerà start up innovative, imprese, istituzioni scolastiche, associazionismo, commercianti e cittadini. L’ecosistema EcoR3 per il Politecnico di Torino è un progetto di ricerca ed educativo che determinerà i propri effetti nel tempo mediante lo sviluppo di nuove competenze e saperi che coinvolgeranno anche l’ambito della formazione”. Conclude Callegari: “L’area di Architettura e di Design del Politecnico di Torino negli ultimi anni ha sviluppato diversi progetti di rilevanza nazionale ed internazionale sull’economica circolare, sia nella ricerca come nella didattica, fra i quali il manifesto ReLand con il Comune di Cambiano e l’associazione Off Grid, che ha certamente stimolato l’avvio di ECO3R”.

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