Scienza Nuova: l’Istituto di studi avanzati che fa da ponte tra le discipline umanistiche e quelle tecnico-scientifiche

Discipline umanistiche e discipline tenico-scientifiche: sono le due dimensioni del sapere che andranno a convergere nello spazio condiviso che prenderà forma con l’inaugurazione di “Scienza Nuova”, l’Istituto italiano di studi avanzati intitolato a Umberto Eco. Uno spazio culturale che nasce dalla collaborazione tra l’Ateneo e l’Università degli Studi di Torino, uniti dalla comune volontà di far fronte alla sfida dell’integrazione tra umanesimo e tecnologia: l’istituto darà infatti il via a linee di ricerca triennali frutto di un pubblico concorso di idee, a cui parteciperanno dottorandi dei due atenei, con apertura di posizioni postdottorali e soggiorni di studio e di insegnamento per studiosi di fama internazionale. I suoi gruppi di lavoro sono infatti formati da Labont – Center for Ontology dell’Università di Torino e dal Centro Nexa per Internet e Società del Politecnico, fondato nel 2006 già in collaborazione con l’Università di Torino.

“Oggi il mondo è molto cambiato rispetto a quando è nato il Politecnico, periodo storico in cui la tecnologia si è sviluppata seguendo traiettorie ben precise e secondo una direzione che pareva. La complessità del mondo di oggi rende invece sempre più necessario l’incontro tra tecnologia e umanesimo e sono sicuro che l’esperienza di Scienza Nuova sarà fondamentale per accrescere la consapevolezza della necessità di questa connessione sempre più stretta anche nel mondo accademico”, ha dichiarato il Rettore Guido Saracco che ha partecipato all’inaugurazione con Juan Carlos De Martin, Delegato del Rettore per la Cultura e la Comunicazione e co-direttore - insieme Marco Ricolfi, docente dell’Università degli studi di Torino -  del Centro Nexa per Internet e Società, insieme al Rettore dell’Università Gianmaria Ajani, al Rettore eletto Stefano Geuna e a Maurizio Ferraris, Vicerettore alla Ricerca Umanistica dell’Università degli Studi di Torino. L’ospite di apertura dell’incontro è stato il filosofo Massimo Cacciari.