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Insegnare e imparare in ambienti digitali: l’esperienza EduHackathon

5 Maggio 2020

Nell’ambito del progetto Erasmus+ Edu-Hack, il Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico ha organizzato il 27 e 28 aprile scorsi il primo EduHackathon italiano, ultima tappa del percorso di formazione pilota che ha visto protagonisti 40 fra professori e ricercatori universitari provenienti, oltre che dal Politecnico, dall’Università degli Studi di Genova e dall’Università eCampus.

A causa dell’emergenza Covid-19, l’EduHackathon si è tenuto interamente in modalità online, sperimentando così una forma di evento partecipativo a distanza a cui hanno preso parte 20 fra i docenti che hanno collaborato attivamente al progetto. I docenti coinvolti, dopo aver concluso le attività del corso online EduHack, hanno lavorato all'elaborazione di alcune idee finalizzate alla creazione di progetti per il miglioramento dell’attività di insegnamento e apprendimento in ambienti digitali. Fra queste ne sono state selezionate cinque, sulla base delle preferenze espresse dai partecipanti, e si sono quindi formati i gruppi di lavoro.

L'EduHackathon online si è svolto sulla piattaforma open source JitsiMeet secondo un programma che ha visto tre sessioni di lavoro nelle quali i docenti hanno lavorato in gruppi allo sviluppo della propria idea di progetto, affiancati da facilitatori che hanno fornito loro supporto tecnico e metodologico. Il programma ha previsto anche tre sessioni plenarie, le prime due dedicate al confronto tra i partecipanti e alla raccolta di feedback sul lavoro svolto, e l’ultima, che ha chiuso l’evento, in cui ogni gruppo ha presentato il proprio progetto, frutto del lavoro collaborativo.

Tutti i partecipanti hanno lavorato intensamente durante le due giornate dell’EduHackathon e hanno ottenuto degli ottimi risultati. I progetti presentati sono tutte valide proposte per rispondere ad alcune fra le esigenze poste dalla didattica a distanza, che in questo preciso momento storico sta assumendo un’importanza cruciale per tutti gli attori del mondo dell’educazione. Molti docenti hanno apprezzato la collaborazione con colleghi provenienti da ambiti disciplinari diversi e, nonostante la modalità di lavoro a distanza, hanno trovato gli strumenti digitali molto efficaci nel favorire il confronto e la co-creazione di contenuti.

“Ho partecipato con molto interesse all'EduHackathon dopo aver seguito il corso EduHack – commenta Fabrizio Barpi, docente di Scienza delle Costruzioni al Politecnico - e ho avuto modo di sviluppare una idea di miglioramento della didattica online con tre colleghi di provenienza e background diversi. Si è trattato di una esperienza molto interessante e molto coinvolgente, seppur svolta da remoto per l'emergenza Covid19, che consiglierei a chiunque desideri migliorare le proprie competenze sulla didattica online”.

“L’EduHackathon è stato, anzitutto, un’occasione di crescita professionale – dichiara Paola Scollo, docente di Storia Greca all’Università eCampus - sia per il confronto con docenti e ricercatori di ambiti disciplinari differenti sia per il proficuo scambio di opinioni su esperienze e problematiche comuni (e non solo) relative alla didattica e alla ricerca. Proprio per tale ragione la partecipazione alla giornata, benché sia avvenuta da remoto (data l'attuale emergenza sanitaria), ha rappresentato un prezioso momento di condivisione e di dialogo che mi auguro possa essere soltanto una tappa di un percorso più lungo, magari culminante nella concreta realizzazione dei progetti elaborati”.