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Ricerca e innovazione

Economia Circolare: il progetto RETRACE fa tappa in Olanda

15 Marzo 2017

L’Olanda può essere considerata la culla dell’economia circolare:  per questo la quarta Field Visit del progetto Retrace (acronimo di “A Systemic Approach for REgions TRAnsitioning towards a Circular Economy”) ha fatto tappa nelle città di Rotterdam e Amsterdam, esempi concreti di come si possa applicare nel concreto l’economia circolare, basata cioè sulla rigenerazione e sulla valorizzazione degli scarti. L’obiettivo del progetto Retrace, finanziato dal programma Interreg Europe e coordinato dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico, è infatti quello di promuovere l’adozione del Design Sistemico come metodologia per la definizione di policy regionali improntate all’Economia Circolare.

L’organizzazione della Field Visit ha visto la collaborazione di due business center considerati punti di riferimento per l’Economia Circolare: Bluecity010, situato a Rotterdam pensato per ospitare e creare relazioni tra start-up con progetti legati all’economica circolare e Circular Expo, un centro per lo sviluppo di idee, tecnologie e modelli di business per accelerare il processo di transizione all’economia circolare, localizzato nell’area metropolitana di Amsterdam. Il variegato portfolio di buone pratiche individuate ha spaziato da casi studio relativi alla valorizzazione di uno scarto alimentare non più edibile per la produzione di nuovi prodotti come funghi o di un materiale simile alla pelle, ad esempi di valorizzazione di una intera area, come nel caso dell’aeroporto di Amsterdam Schipol, riconosciuto a livello internazionale come esempio virtuoso, passando per la produzione di filamenti plastici per la stampa 3D a partire da rifiuti plastici. 

Nonostante l’Olanda non sia un Paese rappresentato all’interno del progetto Retrace (che coinvolge 8 partner provenienti da Italia, Spagna, Francia, Romania e Slovenia) si è ritenuto importante inserirlo tra le sedi delle visite programmate proprio per la sua avanzata capacità di applicare l’economia circolare. A seguito della field visit, sei tra le nove Good Practice presentate verranno selezionate e si andranno ad aggiungere alle 18 già identificate in Italia, Francia e Spagna e a quelle che verranno individuate nelle prossime fasi di progetto in Slovenia, Romania e Scozia. In tutto verranno selezionate 30 buone pratiche che forniranno gli spunti progettuali necessari a definire, per ognuna delle regioni coinvolte, Piani di Sviluppo Regionali (RAP) improntati alla promozione di azioni in supporto all’Economia Circolare e al Design Sistemico.

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